Della difficoltà di fotografare un soufflé avevo già parlato qui, quindi mi sembra
opportuno non ripetermi, ma una cosa la voglio dire: se mai la caducità della vita
avesse bisogno di un simbolo, questo sarebbe il soufflé, non ho dubbi.
So che un tema così suggestivo, trattato persino da Dante nella Divina Commedia,
meriterebbe qualcosa di più poetico di un impasto a base di uova (che lo sappiamo bene da dove vengono), ma la verità è che poche cose al mondo ti danno l'idea di quanto sia meglio darsi una mossa e cogliere il momento perchè tutto è fugace, può finire (sgonfiarsi)
da un momento all'altro, in un attimo, in un "soffio".
***
La parola "soufflé" significa "soffiato" ed in effetti questo nome rende bene l'idea
della caratteristica distintiva principale di questa preparazione: la sua consistenza aerata grazie all'unione di meringa a una base cremosa che può avere diversi gusti.
Nell'immaginario collettivo è il dolce chic per eccellenza, per gli appassionati di cucina
alle prime armi, un mezzo incubo a causa della sua delicatezza e dell'equilibrio precario
che gli è valso migliaia di sketch comici in film, serie TV e cartoni animati.
A dire il vero la preparazione non è affatto complicata, ma è fatta di vari piccoli passaggi per cui vi suggerisco di preparare in anticipo sul piano da lavoro tutto il necessario, tutti
gli ingredienti già pesati, in modo da procedere velocemente senza intoppi.
La ricetta che segue è estratta dal manuale de "Le Cordon Bleu" con una minima
aggiunta di farina e una piccola modifica circa la quantità di zucchero che mi sono permessa di aumentare leggermente per smorzare la componente d'uovo che
mi sembrava piuttosto presente.
Per 8 soufflé
Per prima cosa preparate le cocottine: spennelate l'interno con del burro fuso, lasciatele qualche minuto in frigorifero per farlo solidificare, spennelate con un secondo strato di burro fuso e versate un po' di zucchero per rivestire l'interno delle cocottine ruotandole e infine scuotendole per eliminare lo zucchero in eccesso.
Come ultimo accorgimento passate un tovagliolino di carta lungo il bordo interno e precisamente lungo tutta la tipica scanalatura interna caratteristica di questi stampi (nella foto in alto potete facilmente distinguerla nelle cocottine vuote sullo sfondo) eliminando lo strato di burro e zucchero lungo tutta la circonferenza.
Mettete a fondere, senza farli friggere, 60 g di burro in un tegamino dal fondo spesso. Quando il burro si è sciolto versate 40 g di farina 00 setacciata e mescolate rapidamente con un cucchiaio di legno per eliminare tutti i grumi. Aggiungete poco a poco, mescolando di volta in volta per rendere omogenea questa besciamella di base, 250 ml di latte intero. Una volta ottenuta una besciamella corposa, ma ancora fluida, trasferitela in una ciotola capiente e lasciatela intiepidire.
Aggiungete 4 tuorli (tenete gli albumi da parte), 2 cucchiaini di estratto di vaniglia (non aroma, che è chimico) e 50 g di zucchero (ve ne serviranno 100 g in tutto).
Se non trovate l'estratto potete scaldare il latte necessario per la ricetta e aggiungervi i semi di un baccello di vaniglia, e il baccello stesso, lasciandoli in infusione prima di usarlo.
A parte, montate a neve ben ferma i 4 albumi con gli altri 50 g di zucchero fino a ottenere una meringa stabile e spumosa che unirete alla base alla vaniglia, mescolando delicatamente dal basso verso l'alto, per amalgamare i due composti senza che la meringa perda la preziosa aria che ha inglobato e che farà crescere i soufflé in cottura.
Versate il composto negli stampi che avete preparato (io verso fino a poco più in basso della scanalatura interna), disponeteli su una teglia e infornate a 190° per 20 minuti.
Qui di seguito vi lascio una foto dei soufflé in cottura dopo 15 minuti.
I soufflé vanno serviti immediatamente perchè si sgonfiano rapidamente, il loro interno cremoso collassa, ma questo avvallamento può accogliere creme, una cucchiaiata di gelato freddo che si scioglie col calore o sciroppi golosi che si adattino ad accompagnare il profumo di vaniglia del soufflé. Io ho aggiunto dello sciroppo d'acero e l'ho trovato molto buono.
NOTA: Se volete potete provare ad aumentare leggermente la dose di farina e fare qualche esperimento per ottenere una maggiore stabilità o una diversa consistenza e trovare il soufllé perfetto per voi.
Valentina del blog "La Ricetta che Vale" propone un giveaway in cui chiede
di proporre una ricetta che vale la pena provare almeno una volta e anche se il soufflé
non è il mio dolce preferito in assoluto, credo che meriti di essere provato, quindi eccolo.
mm... devono essere una goduria, poi io adoro la vaniglia!
RispondiEliminaCiao Vale, grazie mille :) Sai che non ho mai fatto un soufflé? Ecco, adesso ha una ricetta che è una garanzia e proverò quanto prima ;) Anche secondo me questo dolce rappresenta bene la caducità della vita... io sono una (abbastanza) da carpe diem... parole sante... Ti abbraccio e ti faccio tanti complimenti, grazie ancora :) :**
RispondiEliminaFigurati Vale, è un piacere.
EliminaUn bacione grande :o***
meraviglioso...è vero, il soufflé non è bello da fotografare ma chissà come mai ci riesci sempre a fare foto incantevoli??? volevo chiederti consigli tecnici, posso scriverti una mail in privato??? Fammi sapere se non disturbo!
RispondiEliminaoltre ad essere una foodblogger bravissima, sei anche una ragazza dolce, generosa e disponibile...chissà se un giorno ci incontreremo! io lo spero! grazie di cuore!
EliminaGrazie Ale, figurati per così poco. Avrò perso mezzora in tutto e l'ho fatto con piacere.
EliminaUn bacione forte forte :o***
Ciao Valentina, che dire... splendido e gudurioso!!!
RispondiEliminaSei sempre bravissima!!!
Bacioni, buon lunedì :)
Che bontà!!!
RispondiEliminaIl sufflè...non ho mai avuto il coraggio di farlo...ma mi hai quasi tentata :)
RispondiEliminaTesoro non ho mai fatto il souffle perchè sono certa che non mi crescerebbe nemmeno in forno hahaha..invece i tuoi sono magnifici davvero una nuvola e che vogliaaaa!!Bacioni,Imma
RispondiEliminaGrazie Imma, ma mi stupisco di te. Ti lanci in cose ben più complicate :o)
EliminaUn bacione.
Valentina...che nuvola meravigliosa...sono splendidi ! Un abbraccio e buona settimana
RispondiEliminaSoufflé come metafora della vita... mi piace!! :-)
RispondiEliminaPS: mi sa che ci proverò anche io seguendo i tuoi consigli.
Di certo si abbinerebbe bene alla tua cucina ultra chic ;o)
EliminaEh direi che ci sei riuscita più che bene! io le uova ultimamente non lo sto quasi più mangiando, ma non posso dir loro completamente addio senza prima aver assaggiato un sufflè, mi sembra doveroso. Sento di doverlo assolutamente fare per sentirmi completa:D
RispondiEliminaun abbraccio:)
Nooooooooo, ti prego non farlo! Una vita senza uova non merita di essere vissuta :o)
EliminaMai preparato un soufflé..! Provvederò con la tua splendida ricetta....e sono pienamente d' accordo con il "darsi una mossa per non perdere l' istante"!!!
RispondiEliminaNon avevo mai pensato all’associazione tra caducità della vita e soufflè ma il paragone calza davvero a pennello. Dal tutto al niente in un batter di ciglia. “Cogli l’attimo” dovrebbe essere il motto quotidiano ma troppo spesso ci se ne dimentica, almeno io…sbagliando!
RispondiEliminaIn quanto al soufflè però lo sgonfiarsi è proprio la sua bellezza, anche se da una parte lascia un pizzico d’amaro in bocca, come se fosse una sconfitta. Un soufflè tutto bello gonfio e panciuto non mi darebbe la stessa emozione di quella fossetta al centro, mi sembrerebbe finto. E poi diciamocelo…dove avremmo messo sennò quella golosa colata di sciroppo d’acero? Un bacione bimba, buona settimana
E poi più grande è la fossetta più sciroppo/gelato/crema ci vuole :o)
EliminaNON HO MAI FATTO UN SOUFLEE , A TE è BEN RIUSCITA!
RispondiEliminaOkay, credo sia arrivato il momento di provarlo!!! :-)
RispondiEliminaChe spettacolo i soufflè, una vera magia!!!! Un bacione
RispondiEliminasi, ma..secondo te...se mi proponi vaniglia e sciroppo d'acero io che faccio? questa settimana ho poco tempo ma...non poso non provarli! per liberarti di me devi andare su frutta e frutta secca...allora si, potrei rinunciare causa allergia...ma sciroppo d'acero e vaniglia mi stanno chiamando..................................sei bravissima Vale, non finirò mai di dirtelo e, un giorno, spero di poterlo fare di persona!
RispondiEliminaMi credi se ti dico che appena presa la bottiglia di sciroppo in mano ci pensavo? :o)
EliminaQuesto è un onore per me...io e lo sciroppo d'acero siamo una cosa sola, in effetti *-* Purtroppo sono incasinatissima e ho i bimbi ol virus, ripiego con ricette in archivio ma non mi scapperanno!
EliminaE' davvero delizioso il tuo soufflè!
RispondiEliminaconcordo il souffle è il dolce che mette in crisi tutto o quasi tutto io non ho ancora mai rischiato, ma a te sembra che siano venuti bene,solo uno si è afflosciato per contenere giustamente il tuo sciroppo, brava un bacio
RispondiEliminadeve essere una favola ..io non ho mai provato fare un sufflè
RispondiEliminaE qui bisogna veramente cogliere l'attimo,un attimo davvero intenso direi!Poesia,si pura poesia mia cara!Un baciotto!
RispondiEliminaDamiana mi ha rubato le parole di bocca...poesia pura, davvero!
RispondiElimina( e pure golosità, direi....me ne papperei uno seduta stante!!!)
baciottolo tesoro
E' proprio vero sai,effettivamente c'è della comunione fra il cogliere l'attimo della vita ed il soufflè....
RispondiEliminaSemplicemente elegante anche nel suo affievolirsi!
Z&C
"Un soufflé n'attend pas,ce sont les convives qui doivent l'attendre; ce qui ne doit pas gener l'anphytrion, car on ne vieillit pas à table."
RispondiEliminaBravissima...hai fatto un post meraviglioso su un dolce effimero come l'arcobaleno!!Davvero bello
Buona settimana
Betulla
Non è che mi hai insultata in francese, vero? :o)
Eliminaciao ! =)mmmm sembra buonissima questa ricetta!!!
RispondiEliminaè da tanto che ti seguo e ora ho iniziato una rubrica settimanale anche io, se passi a dare un occhiata mi farebbe molto piacere=) e ovviamente sono graditi ogni tipo di suggerimento =) http://www.styleandtrouble.com/2013/04/kitchen-trouble-cheesecake-ai-mirtili.html
grazie a presto ele
"l'attimo che fugge e mai più ritornerà"
RispondiEliminaFino ad ora non avevo mai pensato all’associazione tra la precarietà della vita e un soufflè, ma hai ragione il paragone calza perfettaente.
Foto splendide !
Baci e buona settimana
Alice
Grazie Alice.
EliminaE' andata bene che avevo preparato già prima tutto il "set" ed è venuta buona la prima :o)
Baci.
Mai fatto un soufflé e probabilmente non riuscirei nemmeno a fotografarlo... Ti dirò che il tuo mi ispira molto, con o senza "rigonfiamento"... Un baciotto
RispondiEliminaÈ una ricetta che vale si mia cara! Capisco le problematiche foto.. Ahimè non sempre di riesce a cogliere bene tutto anche se tu come sempre sei all'altezza di tutto!
RispondiEliminaE' vero, a volte la foto non è male, ma ti sembra di non essere riuscita ad ottenere proprio quello che volevi.
EliminaNon ho mai provato a fare un soufflè...forse per la paura che non mi venga e che non gonfi... però devo dire che a te sono venuti una meraviglia!!!!
RispondiEliminaFederica
Beh posso rassicurarti dicendoti che gonfiare, gonfia... è dopo che non si sa cosa succede :o)
EliminaChe meraviglia di foto...
RispondiEliminaGrazie :o)
EliminaChe dire? Wuaaaaaa!!! stamattina mi rifaccio gli occhi!!!!!
RispondiEliminaDa oggi ti seguo, ciaoooo
Chiara criminiincucina.blogspot.it
Ciao Chiara, grazie per esserti unita ai lettori del blog :o)
EliminaAdoro la vaniglia e i tuoi soufflè sono divini, io non sono capace a farli ;)
RispondiEliminaNon solo ti riesce il soufflé, ma riesci anche a fotografarlo... E' ufficiale, sei il mio mito!
RispondiEliminache sofficevolezza!!!! (no, la parola non esiste.... ma rende giustizia alla tua foto!!!!!)
RispondiEliminaciao valentina! sn sempre stata reticente ai sufflè perchè mi preoccupa il mio forno!! devo riprovare...i tui sono bellissimi!! ;))
RispondiEliminaUna vera piccola meravigliosa nuvoletta... e chissà che buono! Io ne mangerei in continuazione, ma sono così difficili, da fare e tu sei stata bravissima anche nelle fotografie!
RispondiEliminabaci
Elli
Che meraviglia!!!
RispondiEliminaQuesto sufflè stà su solo pochi minuti, ma quanto è buono in quel momento? Proprio come i momenti felici della vita, magari brevi ma rimarranno sempre dentro di noi!! Mi segno la ricetta perchè io non non hai avuto il coraggio di farlo. Un abbraccio Manu
RispondiEliminaGrazie Emanuela, per le parole poetiche e per esserti unita ai lettori del blog :o)
EliminaMai fatto un soufflé in vita mia, mi incute troppo timore! :-D
RispondiEliminaComplimenti per la tua bravura...e il tuo coraggio! :-)
Baci, a presto!
Favolosa come al solito! Ti seguo sempre con piacere.
RispondiEliminaGrazie Martina :o)
EliminaCliccando sul tuo nome non trovo nessuna informazione e nessun link, come mai?
Baci.
Ciao! Non ho un blog su blogger, forse è per questo che non trovi niente?
EliminaAh, allora sì, è per questo :o)
Eliminaahah ho capito! Comunque ti ho messo nei blog che seguo, per cui mi terrò aggiornata col tuo! :)
EliminaVale che dire...ogni volta che passo da te rimango sempre a bocc'aperta come un baccalà...fai foto meravigliose e ricette originali e interessanti...complimenti tesorina!
RispondiEliminaChe complimentone! Grazie davvero :o*
EliminaGrazie Elisabetta, hai avuto davvero un bel pensiero :o)
RispondiEliminaHow beautiful! I've always wanted to attempt a souffle, but am always so nervous I will mess it up somehow. Now I will have to give it a try!
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