Oggi sono un'amante della cucina, in viaggio non ho appetito e tempo a sufficienza
per riuscire ad assaggiare tutti i nuovi sapori che vorrei e da circa un anno curo un blog
di cucina, ma quando ero bambina le cose erano molto, molto diverse.
di cucina, ma quando ero bambina le cose erano molto, molto diverse.
Nonostante in casa mia sapessero cucinare molto bene sia mia madre che mio padre,
non mangiavo niente. E con niente non intendo le verdure o i sapori più marcati, ma
proprio niente! Nemmeno mi avvicinavo alla tavola, non me ne poteva fregare di meno e
anzi mangiare era una grandissima seccatura. Gli unici due piatti che mi degnavo di considerare erano gli spaghetti al burro e l'uovo al tegamino, ma anche lì...
anzi mangiare era una grandissima seccatura. Gli unici due piatti che mi degnavo di considerare erano gli spaghetti al burro e l'uovo al tegamino, ma anche lì...
Quando gli spaghetti non mi andavano più, li ammucchiavo tutti da una parte del piatto
perchè così almeno sembrava ne avessi mangiato la metà e per quanto riguarda l'uovo
ho attraversato dei periodi (come i pittori): solo il bianco, solo il rosso.
Lasciamo perdere poi il breve periodo in cui mi "piaceva" il polpo, ma solo le ventose!!!
Potete immaginare la disperazione di mia madre che a tradimento, nel sonno, mi ficcava
in bocca un biberon potenziato (dal foro allargato in casa) in cui infilava ogni genere alimentare frullato assieme al latte. Immagino la delizia.
Aaah, ma una volta la beccai a infilarci l'uovo lì dentro - proprio nell'attimo in cui cadeva
in un plop dentro al latte - e scoppiò il dramma: "Non lo voooooglio l'uooooovooooo!".
Mio padre, sarà che è napoletano, con prontezza nascose un uovo intero, col guscio, in una mano e mi disse "Ecco, ora papà te lo leva". Mimò una smorfia col viso come a simulare uno sforzo fisico - del resto stava tirando un uovo fuori da una bottiglia - e poi oplà, aprì la
mano con l'uovo con tanto di guscio e trionfante mi disse "Vedi? Eccolo qua, non c'è più".
Dopo il latte mi sembrò perfetto. Eh sì, si sentiva proprio che papà l'aveva tolto.
Aaah, ma una volta la beccai a infilarci l'uovo lì dentro - proprio nell'attimo in cui cadeva
in un plop dentro al latte - e scoppiò il dramma: "Non lo voooooglio l'uooooovooooo!".
Mio padre, sarà che è napoletano, con prontezza nascose un uovo intero, col guscio, in una mano e mi disse "Ecco, ora papà te lo leva". Mimò una smorfia col viso come a simulare uno sforzo fisico - del resto stava tirando un uovo fuori da una bottiglia - e poi oplà, aprì la
mano con l'uovo con tanto di guscio e trionfante mi disse "Vedi? Eccolo qua, non c'è più".
Dopo il latte mi sembrò perfetto. Eh sì, si sentiva proprio che papà l'aveva tolto.
Un amico di famiglia veniva a trovarci sempre con un enorme vassoio zeppo di mignon
della migliore pasticceria della città, mi avvicinavo al tavolo e li contemplavo. Tutti col fiato
sospeso, "dai che ne prende uno", ma a me interessava solo il loro aspetto. Si vede che
rimanevo affascinata dalla varietà di forme e colori, ma di mangiarne uno non se ne parlava.
Poi qualcosa deve essere accaduto, ma a dire il vero non so dire né quando, né perchè.
Fatto sta che oggi se mi passa sotto il naso un piatto di cuoricini di pollo saltati in padella
mi devono legare alla sedia e il pasto più soddisfacente che io ricordi in un passato
recente è stato una baguette con petto d'anatra e paté di fegato.
Credo davvero che oggi come oggi non assaggerei solo gli insetti.
Voi sapete quando è che avete cominciato?
Voi sapete quando è che avete cominciato?
***
Il piatto che propongo oggi è uno di quelli che vien voglia di preparare quando le
giornate diventano più fresche dopo mesi di caldo insopportabile.
A volte si confondono piatti difficili da preparare con piatti che richiedono tempi lunghi.
Questo è solitamente uno di quei casi, ma in realtà non c'è nulla di difficile da fare.
La lunga cottura rende la carne così tenera (che si taglia con un grissino, recitava un noto spot della mia infanzia) che non avrete nemmeno bisogno di un coltello e il sugo
aromatico e dal colore intenso impone una scarpetta da piatto lucido.
A volte si confondono piatti difficili da preparare con piatti che richiedono tempi lunghi.
Questo è solitamente uno di quei casi, ma in realtà non c'è nulla di difficile da fare.
La lunga cottura rende la carne così tenera (che si taglia con un grissino, recitava un noto spot della mia infanzia) che non avrete nemmeno bisogno di un coltello e il sugo
aromatico e dal colore intenso impone una scarpetta da piatto lucido.
Se avete necessità di ridurre i tempi ricorrete senza problemi alla pentola a pressione.
Usate pure il taglio di carne che scegliete solitamente per gli spezzatini, ma vi suggerisco di scegliere una parte che non sia troppo magra e presenti anche una certa percentuale di grasso. Oltre a dare ulteriore gusto alla preparazione, garantisce un risultato più tenero, inoltre il grasso praticamente si scioglierà in cottura, quindi non troverete parti
dalla consistenza sgradevole nel piatto finito.
Per 4 persone
Usate pure il taglio di carne che scegliete solitamente per gli spezzatini, ma vi suggerisco di scegliere una parte che non sia troppo magra e presenti anche una certa percentuale di grasso. Oltre a dare ulteriore gusto alla preparazione, garantisce un risultato più tenero, inoltre il grasso praticamente si scioglierà in cottura, quindi non troverete parti
dalla consistenza sgradevole nel piatto finito.
Per 4 persone
Versate in un tegame capiente e dai bordi alti un abbondante filo d'olio d'oliva e un po' di burro. Fateli scaldare e rosolate a fuoco vivace 1 Kg di carne di manzo tagliata per spezzatino.
Rosolate con cura i pezzi di carne su tutti lati fino a che non sono ben bruniti e cercate di non avere fretta in questa fase perchè molto del sapore di questo piatto sta nella rosolatura della carne e delle verdure. Vi è mai capitato di preparare uno spezzatino che alla fine sapesse un po' di bollito? Ecco, probabilmente dipende dall'eccessiva fretta in questa fase iniziale.
Quando la carne è colorata su tutta la superficie, alzate il fuoco e versate 300 ml di nero d'avola. Lasciate cuocere a fuoco vivace e fate tirare il vino. Dovete assicurarvi che tutta la componente alcolica evapori lasciando solo l'aroma e i profumi del vino, quindi provate a odorare i vapori che salgono dal tegame: non dovete sentirne traccia.
Quando il vino si è ridotto e comincia a sfrigolare, togliete la carne e mettetela momentaneamente da parte (copritela), quindi versate nel tegame 2 grosse cipolle a fette sottili, 1 grossa carota a dadini piccoli, 1 grosso gambo di sedano affettato sottilmente, sale e pepe. Fate rosolare le verdure e tenete presente quanto detto per la rosolatura della carne.
Quando le verdure sono appassite e scure, quasi glassate, rimettete la carne nel tegame e aggiungete 2 grossi spicchi d'aglio interi, un pizzico di noce moscata, un pizzico di chiodi di garofano in polvere, una manciata abbondante di prezzemolo tritato finemente, 1 foglia di salvia, 2 foglie di alloro e 1 cucchiaio raso di zucchero (fidatevi). Aggiungete abbondante acqua calda, abbassate il fuoco, coprite e lasciate cuocere controllando di tanto in tanto per aggiungere altra acqua quando quella precedente evapora.
Durante la cottura le verdure si consumeranno diventando dolci e creando un sugo dal colore intenso. Con un cucchiaio di legno recuperate i due spicchi d'aglio e schiacciateli con i denti di una forchetta. Si trasformeranno immediatamente in una purea. Versateli nuovamente nel tegame. Aggiungete altri due cucchiai di burro, coprite e proseguite la cottura.
In tutto ci vorranno alle 3 alle 4 ore.
In tutto ci vorranno alle 3 alle 4 ore.
Per capire se la carne è pronta, provate con una forchetta: se penetra senza alcuna resistenza e la fibra della carne accenna a rompersi, è pronta.
Nella foto qui in alto vedete come si presenta la carne una volta cotta: la parte esterna è di un colore marrone intenso per effetto del vino, mentre l'interno ha mantenuto il suo colore e si "sfoglia".
Gli abbinamenti più classici per questo genere di piatto solitamente sono purè di patate, polenta o cipolline. Io lo considero un vero comfort food, quindi trovo che il purè sia perfetto anche perchè si presta ad assorbire il sugo.
Segnalato da
Vale ma da quanto non passavo a trovarti?! Scusami! Per fortuna ci hai pensato tu ;)
RispondiEliminaDa piccola anch'io ero noiosissima ma non ricordo quando è cambiata la situazione con esattezza...
Il tuo brasato ha davvero il colore e il sapore dell'autunno e come dici tu lo accompagnerei con un classico purè... delizioso! un bacione mia cara
Beh, io sono mancata dal blog per tre mesi, quindi... :o)
EliminaSono molto contenta di rileggerti da queste parti.
Un bacione.
Si deve sciogliere in bocca...mmm...io ho sempre mangiato tutto...ma capisco il dramma!!!mia figlia non e' uguale ma quasi!!!
RispondiEliminaBuona fortuna :o)
EliminaNo..non so quando ho cominciato..ma quando ero piccola anche io avevo un bel listone di piatti no..certo oggi ci sono ancora un po' di cose che non mangio..ma non le mangio perché ho avuto il buon senso di assaggiare ed esprimere un giudizio..il tuo piatto di oggi è uno dei miei piatti preferiti, e neanche a farlo apposta, mi ricorda l'infanzia :)
RispondiEliminaBuona serata !
Senza dubbio c'é un rapporto speciale fra cibo e memoria.
EliminaDa piccola non ero piuttosto tranquilla, mangiavo un po' di tutto verdure comprese (devo essere "capra" nel profondo ^__^), a parte due cose che sono le stesse per cui faccio storie ancora oggi: la carne, soprattutto rossa (e mia mamma porella non sapeva più cosa inventarsi per farmela mangiare "almeno" una volta al giorno...ordine del medico per la mia anemia!) e la pasta/pane (non che non mi piacciano ma potrei vivere benissimo senza e non sentirne la mancanza; due forchettate di spaghetti o mezza fettina di pane sono anche troppi).
RispondiEliminaStasera farei incetta di quelle cipolline ma riconosco che il tuo stufato ha un aspetto davvero invitante e tenerissimo. Sei riuscita a rendere fotogenico uno dei soggetti più ostici che ci siano! Un bacione, buona serata
Grazie Federica, non sai quanto mi confortano le tue parole, perchè ti giuro che per scattare le foto oggi stavo diventando pazza! :o)
EliminaPS Per me è lo stesso con la pasta, una volta a settimana sarebbe più che sufficiente.
Baci.
spettacolare questo stufato!!! io addirittura marino anche la carne nel rosso prima della rosolatura:-)
RispondiEliminaAllora tu prepari un vero e proprio brasato, quindi fai benissimo :o)
EliminaDiciamo che questo piatto è una via di mezzo fra un brasato e uno spezzatino.
Ciao Vale... ma che bontà deve essere... io qualche volta l'ho fatto con l'aglianico o con il falerno (che sono più delleparti mie) ma col nero d'avola sai che dolcezza!!! Sai che io sono stata la dannazione di mia mamma fino verso la tarda adolescenza? Mia mamma, donna del 33 che ha fatto la guerra, non tollerava minimamente che sua figlia, nota mazzarella di scopa, non mangiasse niente, quindi via imboccata (ci ha provato anche con le fatine...). Poi un giorno ho cominciato a mangiare chili di pane con una voracità psicopatica e da allora si è aperto lo stomaco. Continuo però a non mangiare uova (non negli impasti, assolute), proprio non ci riesco.
RispondiEliminaComplimenti allo stufato!
Un bascio, Pattipa
Ciao Pattipa.
EliminaE' sempre incredibile pensare a quanto cambino i gusti da un palato all'altro. Io ad esempio adoro le uova in qualsiasi modo e intingere il pane nel tuorlo... mmmhhh!
Questo post devo assolutamente farlo leggere a mia figlia, perche' sembra che parli di lei....compreso il biberon con buco grande quanto un mignolo e con dentro di ogni....Per quanto mi riguarda, io a 4 anni sapevo gia' leggere, non perche' fossi un genio, ma perche' mangiavo solo se mia mamma, imboccandomi, mi leggeva Pinocchio...alla fine l'ho imparato a memoria e quindi riconoscevo anche le parole scritte...Ho sempre mangiato di tutto, ma pochissimo e solo perche' obbligata: non sapevo cosa fosse il sintomo della fame....Poi ho fatto anch'io come Patty: a 13 anni ho cominciato a mangiare pane e pane e da li', non mi sono piu' fermata...purtroppo...Oggi, tranne la cervella e gli insetti, mangio proprio tutto...pero' anch'io non sento la mancanza della pasta, ad essere sincera: una volta a settimana e' sufficiente. Adoro queste cotture lente e prolungate, soprattutto per la carne di manzo: la carne cede i suoi succhi al fondo di cottura e poi si impregna di nuovo di tutti i profumi e i sapori dei condimenti....assolutamente divina...Splendide le foto, ha ragione Fede...Un bacione teso'!
RispondiEliminaGrazie teso'.
EliminaIo morirei senza pane. Se mi chiedi di scegliere fra una lasagna e un panino con del prosciutto cotto di quello buono, profumato, non c'è storia.
Vorrà dire che quando verrò a trovarti ci abbufferemo di tutti quei meravigliosi piatti che si trovano dalle tue parti mandando al diavolo la pasta ;o)
Ciao Valentina!!!
RispondiEliminaSe ti può consolare nemmeno io mangiavo molte cose da piccola...verdure manco a parlarne a parte i piselli e poco altro..non mi ricordo quando ho iniziato a mangiare insalate & co...dovrei chiederlo a mia mamma...adesso tocca a me questo supplizio con le bimbe...adotto tutti gli stratagemmi possibili per fargli provare nuove pietanze...devo dire però che alla lunga, la costanza paga! Ieri la grande a quasi 10 anni, mi ha chiesto la polenta con i porcini ed il formaggio che io e suo papà avevamo nel piatto...a volte basta avere il buon esempio a casa!!! (non aveva MAI mangiato la polenta in vita sua!)
Beh, complimenti per la foto, hai tutta la mia comprensione, perché rendere 'affascinante' un b rasato non è mica cosa da poco!!4
Baci, ;-) Roberta
Grazie Roberta :o)
EliminaPS Ma alla fine le è piaciuta la polenta?
caspita, per i tuoi dovevi essere davvero una preoccupazione.. io non ricordo di aver mai passato periodi in astinenza da cibo ma sicuramente ho cambiato molto i miei gusti negli anni, odiavo gli gnocchi, il tartufo e la rucola ora son tre cose che adoro, son sempre stata una bambina golosa e assaggiavo tutto quello che mi passava davanti!!! gli stufati in inverno mi piacciono da morire anche perchè si fa la scarpetta con tanto pane.. al nero d'avola mi sembra proprio una bell'idea gustosa e saporitissima!!!! buona notte cara tanti baci
RispondiEliminaLa scarpetta, che invenzione meravigliosa *_*
EliminaBaci.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCarissima, non passavo da te da troppo tempo e devo dire che questo piatto merita una piccola celebrazione: decisamente in tema, decisamente in stagione e poi col nero d'avola è davvero un'eccellenza. GRAZIEEE!
RispondiEliminaCiao Cinzia. All'ultimo minuto, ma ce l'ho fatta ;o)
EliminaBellissimo il tuo post e troppo carina la situazione in cui tuo padre tira fuori l'uovo dal latte ahahaha, troppo simpatico. E' una grande soddisfazione riuscire ad apprezzare questa arte affascinatissima che è la cucina, vero? E questo stufato è una meraviglia per gli occhi....quanto me lo gusterei!
RispondiEliminaGrazie.
EliminaUn vero furbacchione questo papà :o)
Buongiorno Valentina! :-)
RispondiEliminaChe bello passare da queste parti e immaginare di assaporare i tuoi piatti.
Quando si è piccoli non sempre amiamo mangiare, forse perchè abbiamo timore di avvicinarci a gusti nuovi, diversi e "da grandi". Niente verdura, no al pesce con le spine, la carne solo impanata e le patate solo fritte. Non è forse così?? io da piccola mangiavo solo spaghetti con il burro :-D Ahaha, ti rispecchi vero? Ora invece... amo esporre il mio palato verso nuovi orizzonti. Chi l'avrebbe mai detto? Anche tu eri una bimba capricciosa a tavola, e oggi sei una food blogger più seguite! :-)
Un abbraccio forte
e perdonami se non passo sempre. :-(
Buona giornata
Noemi
Ciao Noemi, ma che "perdonami"! Tu sei una delle amichette che è con me in questa avventura da più tempo :o*
EliminaBuongiorno mia carissima :)
RispondiEliminaE chi l'avrebbe mai detto che quella bambina capricciosa oggi ci avrebbe addolcito le giornate con le sue foto e ricette meravigliose? :)
Questo stufato è fantastico. :*
Grazie Ileana :o*
EliminaAhahah questa del biberon col buco gigante non l'avevo ancora sentita :D
RispondiEliminaTi dirò, che mi ricordi io da piccola ho sempre mangiato tutto tranne l'insalata, che immancabilmente vomitavo all'asilo ogni qualvolta mi obbligavano ad ingerirla..
E anzi, a dir la verità ricordo più che altro volte in cui il piatto dovevano tirarmelo via o volte in cui lo riempivo troppo.
Come si dice qui da noi "mi g'ho l'oeucc pussee grand del boeucc".
Sarà perchè forse eravamo in 5 in famiglia e avevo sempre paura di rimanere senza?! :)
E buonissimo questo stufato, finalmente è arrivato il periodo delle lunghe cotture!
Bacioni
Presumo voglia dire qualcosa tipo "gli occhi più grandi dello stomaco" :o)
EliminaPS Non vedevo l'ora che finisse l'estate.
biddazza mia.
RispondiEliminaio ho mangiato praticamente da sempre. Mi facisti moriri dalle risate :)
la scena del papi prestigiatore è fantastica :****
dolcissima sei
questo piatto è per me :*
***
Cla
Chissà se il karma mi punirà con un figlio inappetente :o)
Eliminaahahaha Vale, mi fai davvero divertire!! Io mangiavo ma non robe troppo complicate come l'ossobuco o il risotto con i funghi. Quando sento di bambini che non mangiano mi chiedo sempre: ma se i genitori decidessero di provare a non sforzarli di mangiare cosa succederebbe? Si lascerebbero morire di fame? Non penso però, la natura è saggia.
RispondiEliminaMio papà ha vissuto la guerra e ha sofferto la fame e mi raccontava che quando la fame ti prende allo stomaco, mangia anche i sassi.
Forse ci manca un po' di fame.
Io invece ho fatto un percorso analogo perchè non ho mai amato cucinare, mia mamma è bravissima e ci pensava lei. Quando sono andata a vivere da sola, mi nutrivo a toast e ghiaccio del freezer, poi è arrivo il mio compagno e lì ho iniziato a cucinare e non ho più smesso.
bacioniiii
Hai scritto la stessa cosa che penso sempre io. E lo pensava anche mia madre dato che provò a non propormi più cibo per lasciare che lo chiedessi io quando avevo fame... solo che al terzo giorno senza che io chiedessi almeno un biscotto non era più così convinta :o)
EliminaPS Quindi è merito del moroso!
che piatto meraviglioso, Vale, e che tenero il tuo racconto...certo, l'uovo non si snetiva di certo più, che tenerissima scena! io ho cominciato ad apprezzare il cibo quando mi sono innamorata del mio attuale marito ed essendo lui vegetariano ed appassionato di dolci mi ha iniziato a scoprire questi due mondi...i cuori di pollo però, proprio no!
RispondiEliminaAh, quindi anche tu come Roberta Senso Gusto sei stata ispirata dall'amore :o)
EliminaGuardare la foto ed avere la bocca piena di saliva è stato tutt'uno. Cara mia, tu parli con una che all'età di 3 anni, mentre la nonna preparava un piatto con 2 uova all'occhio di bue per lo zio più giovane che tornava dal lavoro, tempo di sistemare le due uova croccanti sul piatto e girarsi a prendere l'insalata, queste erano sparite nella bocca della sottoscritta. Io sono sempre stata una mangino, non per fame ma per passione...a tavola ci sono sempre stata volentieri, e grazie alla natura che mi ha dato un metabolismo diabolico altrimenti adesso sarei un bidone galleggiante! Un bacione grande! Pat
RispondiEliminaAaaahhh! Ma allora tu sei come il mio fidanzato che anche se mangiasse quintali di schifezze non prenderebbe un grammo. Siete proprio brutta gente :o)
EliminaTu guardi le foto e ti aumenta la salivazione, io le guardo e mi aumenta il sedere!
Omioddio Vale..uno dei miei piatti preferiti..io amo la carne stufata... ;__;
RispondiEliminaMa la faccina sta piangendo? :o)
EliminaIo direi nella tarda adolescenza, verso i 16 anni in campeggio vedevo questi cuochi che non erano altro che genitori e nonni dei miei amici che si divertivano a cucinare, anche la mia mamma si divertiva e così pian piano ho cominciato ma la passione vera è scoppiata quando mi sono sposata e ho cominciato a sperimentare! Questo stufato è uno spettacoloooooooooooo è uno dei miei piatti preferiti! Un bacione
RispondiEliminaE i familiari sono le nostre cavie :o)
Eliminada piccola avevo il problema opposto al tuo, mi piaceva tutto, come anche adesso, ma la passione per la cucina è iniziata da circa una decina di anni, prima non mi interessava cucinare, ma solo mangiare, un bacio
RispondiEliminaSarai stata la gioia di tua mamma :o)
EliminaAnche a me da piccola non piaceva nulla, meglio che abbia recuperato ;-)
RispondiEliminaOttimo piatto, quel sughino...
Meglio anche per noi che ti leggiamo ;o)
EliminaChe piacere arrivare in un blog così bello e così curato. Sono felice di averti scoperta :)
RispondiEliminaIl tuo stufato appare morbidissimo anche attraverso la foto :-)
Io ho sempre amato mangiare, ma da adulta devo dire che ho iniziato a mangiare davvero, nel nel senso che appassionandomi di cucina ho poi scoperto tante cose che prima non sapevo...e troppe ancora ne devo imparare!
Un bacione e a presto :)
Grazie per i bellissimi complimenti.
EliminaHai ragione, mangiare con "consapevolezza" è tutta un'altra cosa.
A presto.
Mi sa che da piccole eravamo un po' delle rognette...me compresa...Mia mamma dice che fino ai tre anni non ho mangiato nulla, poi all'improvviso, un pomeriggio siamo andate a fare un giro e passando davanti ad un panificio sono rimasta attratta dal pane. A mia mamma non pareva vero ed è corsa a comprarmi un panino...alla fine sono sempre le cose più semplici a sedurre, bambini compresi.
RispondiEliminaChe dire del tuo stifato...una meraviglia. Concordo pienamente anche sullla scelta della carne, non troppo magra, perfetta!
un abbraccio e grazie,
Vale
Ciao Valentina, sono contenta di essere riuscita a presentare in tempo la mia ricetta.
EliminaLa leggenda narra che il primo piatto che mangiai con vero piacere fu spaghetti alle vongole. Mica scema :o)
anche io paro paro!! avrò cominciato a mangiare sul serio a 8 o 9 anni, prima mi chiamavano "canne al vento".. ora guardo mia figlia che ha 5 anni ed è secca che si spacca... e penso "aimè, verranno pure a te i rotolini!!"
RispondiEliminaStendiamo un velo pietoso sui rotolini, ti prego :o)
Eliminaciao vale, ho fatto il tuo fantastico crème caramel. passa a trovarmi, ti ho citata!!!!!!!!!!!bellissima ricetta
RispondiEliminaGrazie Ale, volo da te ;o)
EliminaCome sei brava. Il tuo brasato mi sembra eccellente, così come il fondo di cottura che lo insaporisce. Un piatto adatto soprattutto a questa e alla prossima stagione.
RispondiEliminaGrazie Fabiano.
EliminaA presto.
pensa che mia nonna mi raccontava le disavventure che passava ogni giorno per farmi mangiare...mia mamma lavorava, io ero inappetente e non mi andava nulla e lei si sforzava in tutti i modi...povera nonnina mia!
RispondiEliminaOra il mangiare me lo devono levare, altrimenti...
Questo brasato è favoloso, quella foto della carne rende appieno la sua morbidezza...
Grazie Simo.
EliminaLe nonne sono delle sante donne :o)
io ho inizziato a mangiare da adolescente, prima era una lotta!adesso chi mi ferma?? e davanti al tuo piatto mi viene l'acquolina
RispondiEliminaQuello è il problema... anche a me, chi mi ferma? :o)
EliminaAhahahahahaah ma tuo padre è un grande! :D (napoletana io? Noooo ;) :D)
RispondiEliminaQuando ero piccola non mangiavo, mia madre non sapeva come fare. Cioè, fino ai 4 anni ho mangiato tanto, dai 5 fino ai 16 circa non avevo proprio fame. Alle elementari, per farmi mangiare un piatto di carne arrosto, ci volevano litri d'acqua. Si, perchè io masticavo e buttavo giù solo bevendo. Uno strazio, insomma. Poi verso i 17 anni ho incominciato a mangiare, ad avere proprio fame, ad amare i sapori nuovi e ad apprezzare la cucina (ma non sapevo cucinare, nulla. Questo fino ad un anno e mezzo fa/due anni più o meno ma è un'altra storia) e nessuno mi ha più fermato. Oggi se non ho fame scatta subito la domanda: Ma non ti senti bene? :D E vabbè, che devo fare, ho recuperato. Meno male che ho un buon metabolismo altrimenti sarei gigante O_O Questo stufato è delizioso, deve avere un sapore squisito... segno subito la ricetta, amo il nero d'Avola... Bacioni e complimenti :) Buona serata!
Grazie Vale.
EliminaMa sai che ora che mi hai raccontato questa cosa mi è tornato alla memoria che anche a me sembrava di masticare la carne all'infinito? :o)
Valentina mi spieghi come ho potuto perdermi questa meraviglia di blog??? Grazie per essere passata da me e avermi dato questa opportunità. Piatto meraviglioso, foto stupende, non solo in questo post. Sei proprio brava. Io devo dire che ho sempre mangiato. Sono sempre stata una bimba di appetito...e non ho più smesso :))) Mangio poca pasta, preferisco le proteine in genere e questo piatto fa proprio per me.
RispondiEliminaA presto
Sabina
Ciao Sabina, grazie davvero per il tuo entusiasmo e per esserti unita ai miei lettori speciali :o)
EliminaW le proteine!
hahaha sei troppo simpatica.....io da piccolina invece tenevo tutto in bocca e passavo il malloppo da una parte all'altra finchè sputavo tutto perchè non riuscivo ad ingoiare nulla.....quanta pazienza i nostri genitori eh...
RispondiEliminail tuo brasatino ha un aspetto favoloso ed è tenero tenero e sopratutto senza grasso.
Ecco da bambina non mangiavo la carne per paura di trovare un filino di grasso altrimenti gli sforzi di vomito erano assicurati......questo mi è rimasto ancora oggi.
un bacione
ahahah Sabina cara...ma insomma la mangiona ero solo io????
EliminaIl mio fidanzato da bambino ha tenuto l'ultimo boccone di carne in bocca per tutto il pomeriggio perchè se non finiva di mangiare non poteva andare a giocare :oD
EliminaPS Il grasso c'era, ma si è sciolto tuuutto in cottura.
Amo i piatti dalle cotture lente, dai sapori intensi e dai profumi coloriti. Questo è uno di quei piatti.
RispondiEliminaFelice di aver scoperto il tuo blog e complimenti per le foto!
Buona giornata
Babe
Ciao Babe.
EliminaFelice che tu l'abbia scoperto e grazie ;o)
Ahahahah troppo forte la storia dell'uovo!
RispondiEliminaLa mia bestia nera da piccola era la bistecchina "suola di scarpa", masticata fino a farla diventare un'enorme palla stoppacciosa e insapore che alla fine dovevo per forza sputare.
Ma la cosa che mi ha veramente traumatizzata è stata la zuppa di latte del mattino, ancora oggi non riesco a mangiare il pan bagnato ne dolce ne salato.
Per il resto...mangio anche le gambe del tavolo! ahahahah!
Lo stufato, quello si che va giù che è una meraviglia...altroché suola di scarpa!
Ciao Eli, grazie.
EliminaMi sa che questa cosa della carne-suola ha segnato l'infanzia di tutti :o) quanto alla zuppa di latte io l'adoooro!
Teşekkür ederim. Beni ziyaret etmek çok nazik olmuştur. Ben çeviri doğru olduğunu umut: o)
RispondiEliminawow! bellissimo...
RispondiEliminaCiao Giulia, grazie per esserti unita ai lettori :o)
Eliminacara mia...quanto mi rivedo in questo post!!!
RispondiEliminapensa che io ho una gemella...da piccole io ero un'acciuga....magrissima, non mangiavo quasi niente, la mia gemella al contrario...una bombetta tutta ciccia...insomma tutto quello che io non mangiavo lei divorava!!! una cosa che adoravo mangiare però erano le cozze...cotte crude...in tutti i modi, ma si può...una bimbetta che divorava cozze! ecco perchè poi, forse, non ho mai avuto problemi...anticorpi a non finire!!! e poi il latte...il latte lo odiavo ma mia madre, capatosta, si metteva davanti alla porta e non mi faceva uscire se non lo bevevo!!!
oggi invece...il contraio, la mia gemella magrissima ed io con qualche kilo in più! e da quando? sicuramente da quando ho avuto mio figlio...golosastro e mangione...insomma ora mangio di tutto e di più tranne...il latte...no no quello proprio no!!!
e questo stufato è da leccarsi i baffi...e scarpetta ovviamente obbligatoria!! si...anche a me piace la carne con un minimo di grasso...sicuramente più saporita!!!
bacioni
opsssssss....oh mamma che papiro...!!!
EliminaMa figurati, mi fa piacere se vi vien voglia di chiacchierare, così vi conosco sempre un po' di più :o)
EliminaBaci.
Mmm...da provare! Ma davvero non mangiavi nulla?
RispondiEliminaNiente di niente :o) Non mi piaceva nemmeno il cioccolato, pensa.
EliminaCiao Valentina,
RispondiEliminaho replicato questa tua ricetta un po' di tempo fa, ma non ero mai passata a dirtelo... è stata un successo ed a casa mai è piaciuta a tutti: grazie!
Mi fa davvero piacere saperlo, non importa se in ritardo :o)
Elimina