giovedì 12 gennaio 2012

Crema Fritta all'Arancia con Panatura di Pandoro

L'altro giorno nel post "Tortine di Pandoro" vi ho invitati a conservare 
gli scarti di pandoro. Io li ho usati così :o)
Non so bene da quale zona d'Italia venga questa ricetta, ma so che
alcuni la chiamano anche latte fritto. Ad ogni modo la trovo deliziosa
e senza dubbio stupisce molti trovarsi davanti qualcosa che sembra una crocchetta
e che invece, una volta addentata, libera un cuore dolce, cremoso e profumato.




Oleate una teglia rettangolare (con una teglia 22x17 ho ottenuto uno spessore perfetto) di ceramica con un velo di olio di semi aiutandovi con un tovagliolino.
In un tegame dal fondo spesso amalgamate, eliminando tutti i grumi, 1 uovo grande intero, 4 cucchiai di amido, 100 g di zucchero, 500 ml di latte intero, 1 cucchiaio di estratto di vaniglia, la scorza grattugiata di una grossa arancia
Mettete a cuocere su fuoco dolce mescolando con una paletta di legno per arrivare meglio fino ai bordi del fondo ed evitare che la crema più a diretto contatto col calore si bruci.
Dovete cuocere la crema fino a che non diventa molto corposa, quindi versatela nella teglia oleata e lasciatela raffreddare a lungo (deve diventare un'unica "mattonella" solida).




Vi assicuro che quando la crema sarà raffreddata a dovere riuscirete a sformarla in un secondo e a maneggiarla senza alcun problema. 
Tagliatela in piccole porzioni (io ho scelto dei quadratini, ma potete farla a rombi o a dischetti con uno stampo, ma in quel caso si pone ancora una volta il problema degli scarti :o).
Passate al mixer i pezzetti di pandoro fino a che non otterrete una panatura sottile che trasferirete in una ciotolina.
Infarinate i bocconcini di crema con farina 00, passateli nell'uovo sbattuto e infine nel pandoro avendo cura di coprire bene tutta la superficie con uno strato omogeneo che garantirà una crosticina croccante e golosa.
Mettete a scaldare abbondante olio di semi e friggete la crema panata a temperatura sostenuta, ma non troppo perchè il pandoro, a differenza del pane previsto nella versione classica, contiene zucchero, quindi si dora più velocemente.
Scolate su abbondante carta assorbente, fate intiepidire e servite (se volete con zucchero a velo).

7 commenti:

  1. Oh Signurrrrr ma che bontà è??????? FAVOLOSAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!

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  2. Per un pò di queste mia mamma farebbe faville... credo che gliele preparerò ;-D

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  3. un peccato di gola da commettere subitissimoooooooooooo

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  4. leggere i vostri commenti mi rincuora... mi fa capire di non essere l'unica viziosa culinaria :o)

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  5. ...dovrebbe essere vietato postare delle ricette cosi'! :-)
    Un tripudio di golosita'!

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