Dopo aver postato il resoconto culinario di Bruges e Bruxelles
mi sono tornati in mente questi tartufini al cacao cremosissimi e, in definitiva,
leggeri se si pensa che non necessitano di panna, ma di latte.
Ve li ripropongo.
Ah, dimenticavo, la manina che vedete nella seconda foto è di
uno dei giurati che sceglieranno i vincitori del contest "Come Quelli Comprati".
***
Nel post di oggi sulla Sacher vi ho dato le dosi per realizzare la glassa
mi sono tornati in mente questi tartufini al cacao cremosissimi e, in definitiva,
leggeri se si pensa che non necessitano di panna, ma di latte.
Ve li ripropongo.
Ah, dimenticavo, la manina che vedete nella seconda foto è di
uno dei giurati che sceglieranno i vincitori del contest "Come Quelli Comprati".
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Nel post di oggi sulla Sacher vi ho dato le dosi per realizzare la glassa
e ho scritto che sarebbe avanzata, ma che è preferibile avere molta glassa
per lavorare agevolmente. Dato che la sola idea
di buttare il cibo mi fa rabbrividire, ieri, per un tè con gli amici, ho
riutilizzato la glassa per ottenere dei cremosi tartufi
che hanno riscosso molto successo.
Sono un'ottima soluzione, perchè sono facilissimi da preparare,
non servono stampi particolari e si presentano in modo molto elegante.
Sono un'ottima soluzione, perchè sono facilissimi da preparare,
non servono stampi particolari e si presentano in modo molto elegante.
Per chi volesse preparare i tartufini a prescindere dall'ottimizzazione delle risorse in cucina, queste sono le dosi: 150 g di cioccolato fondente, 25 g di burro morbido, 60 ml di latte intero.
Fate fondere il cioccolato, aggiungete il burro morbido e mescolate per sciogliere i grumi, quindi aggiungete poco a poco il latte continuando a mescolare per amalgamare perfettamente il tutto.
Lasciate riposare il composto in frigorifero per farlo indurire. Controllatelo di tanto in tanto perchè se indurisce troppo avrete difficoltà a lavorare i tartufi.
Quando vedete che l'impasto di cioccolato è solido abbastanza da non attaccarsi eccessivamente alle mani, ma abbastanza malleabile da poter essere plasmato, modellate delle palline fra i palmi delle mani prelevando piccole porzioni per volta. Mettetele da parte e quando avete terminato passatele una ad una nel cacao amaro.
I miei amici le hanno gradite molto e quella che vedete qui sotto è la manina dell'avvocato! ;o)
Sono rimasta molto contenta del risultato perchè i tartufini sono venuti
cremosi come i "truffles" mangiati durante quel viaggio in quel
piccolo borgo incantato dove il tempo, a tratti, sembra essersi fermato.
Ogni tanto mi piace curiosare tra i vecchi post delle mie bloggamiche e guarda cosa ti trovo? Le meravigliose cioccolaterie della bellissima, magica Bruges!! E i tuoi altrettanto meravigliosi tartufini...
RispondiEliminaFai benissimo. Anche a me piace molto gironzolare nei vostri blog per apprezzare le vostre "vecchie" creazioni. Si scoprono sempre tanti piatti meravigliosi e fatti con amore.
EliminaDa un bel po' ho pronte le foto del resoconto culinario del mio viaggio in Belgio... devo proprio decidermi a postarlo.
mamma quanti dolci, immagino l'imbarazzo della scelta. Forti quelli leopardati nell'ultima foto.
RispondiEliminaMai fatta la sacher, ma mi piace tantissimo. Deliziosi anche quei tartufini, vorrei averne qualcuno adesso per addolcirmi un po'.
Baci sabina
ciao cara.. anche io odio buttare il cibo quindi benvengano queste ricette!! quando poi dal salvataggio ne escono cremosi tartufini che vuoi di più!?!
RispondiEliminabaci
A dire il vero, il primo pensiero è stato: Mamma mia, come avrei voluto che quella manina fosse stata la mia! E sì perché sembrano proprio dirti "Mangiami al volo, sono tutto per te"!
RispondiEliminase magari mettessi le dosi giuste le ricette verrebbero!
RispondiEliminaQuelli che vedi in foto li ho fatti con queste dosi (se sono venuti una volta con queste dosi mi sembra logico presumere che vengano sempre uguali) e ho anche precisato che sono una ricetta di recupero per della glassa avanzata dalla Sacher, quindi va da sè che non è una ricetta ottimale.
EliminaMi spiace tu non ti sia trovato/a bene con la ricetta e non so dirti perchè non ti sono venuti visto che invece di scrivermi quali inconvenienti hai avuto hai trovato più opportuno scrivermi un commento sgarbato senza nemmeno firmarti.
La ricetta della red velvet cake, ad esempio, è venuta, ma alta la metà di quella in foto, e la quantità di crema che doveva farcire e ricoprire non bastava nemmeno per fare lo strato interno. Inoltre, la ricetta della cheescake senza uova con gelatina è venuta molto bassa, al contrario della foto pubblicata. Non mi sembra affatto di essere stata sgarbata, ma solo sintetica e diretta, e il fatto di non essermi firmata è completamente irrilevante. Comuque peccato, perchè le ricette sono ottime a parte le dosi sbagliate.
RispondiEliminaSono andata a controllare.
EliminaNel caso della cheesecake ho precisato stampo da 18 cm. Se hai usato uno stampo da 18 cm con le dosi che ho scritto DEVE venire alta come in foto per il semplice motivo che è con quelle dosi e quello stampo che l'ho fatta e anche manualità diverse non possono incidere su questi fattori.
Nel caso della red velvet ho usato lo stesso stampo (18 cm), ma non l'ho scritto e in questo caso ho sbagliato a non precisare, ma è per questo che la crema non è bastata, perchè venendo più bassa e larga aveva, ovviamente, una superficie maggiore da coprire sia per l'esterno che per il ripieno. Comunque chi cucina, quando ha finito di preparare un impasto, sa più o meno regolarsi nella scelta dello stampo, ma resta il fatto che correggerò questa mancanza.
Uso spesso stampi di questa misura per evitare di dover usare quantitativi spropositati di ingredienti per ottenere torte alte.
Ad ogni modo per TUTTE le ricette del blog tengo carta e penna mentre cucino e appunto ogni ingrediente mano a mano che lavoro e questo proprio perchè, prima di avere un mio blog, mi innervosivo quando provavo qualche ricetta letta su internet e magari dovevo buttare tutto nella spazzatura, quindi per quale motivo dovrei pubblicare ricette che non corrispondono a quello che ho preparato con amore e fotografato con cura???? Che senso dovrebbe mai avere????
PS A chi si firma anonimo chiedo di scrivere il nome (anche quando si tratta di complimenti) semplicemente perchè quando si parla con qualcuno, nella vita come su internet, ci si presenta (mica chiedo cognome e indirizzo).